COME SIAMO… MUSICALI!
Una storia della musica attraverso le canzoni
Scelte dai bambini
Il progetto è rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e secondo grado e alle loro famiglie. Il contesto dell’intervento è multiculturale.
Le aree didattiche coinvolte dal laboratorio sono quella musicale e quella umanistica (storico/letteraria) con la contestualizzazione del materiale musicale all’interno del tessuto culturale e sociale presente nelle classi. Il coinvolgimento di alunni con difficoltà o disabili fa si che il linguaggio musicale diventi un terreno di comunicazione universale che va a limitare le difficoltà oggettive di comunicazione legate agli aspetti fisici, psicologici o linguistici/culturali.
I contenuti dell’intervento, in particolare le canzoni (materiale di lavoro), saranno proposte direttamente dagli alunni e dalle loro famiglie, e solo in caso di esigenze narrative particolari o carenze musicali significative, verranno integrati dall’operatore al fine di migliorare la fruibilità del progetto.
Gli operatori, tenendo presente le caratteristiche specifiche di ogni classe coinvolta e in particolare quelle dei soggetti disabili, provvederanno a definire ed eventualmente adattare le modalità di lavoro (strumenti, arrangiamenti, interdisciplinarietà tra linguaggio musicale e altri linguaggi espressivi)
Come è noto, già prima della nascita il bambino riceve e riconosce gli stimoli sonori e musicali filtrati dal corpo della madre. Perciò il linguaggio sonoro è un linguaggio piacevole e immediato per tutti. A maggior ragione è il linguaggio privilegiato dai bambini disabili, tanto da permettere e facilitare l’espressione e la comunicazione anche in presenza di difficoltà mentali, fisiche e verbali. Tramite la musica si può stabilire tra il bambino disabile e i suoi compagni quel clima comunicativo che porta alla scoperta, all’accettazione e alla comprensione reciproca, nonché alla costruzione di regole comunicative comuni.
Il laboratorio si propone di stimolare e coinvolgere gli allievi disabili o in condizioni di svantaggio e di favorire l’integrazione con il resto della classe, e attraverso la musica di ridurre le “distanze” tra loro, proponendo un linguaggio di comunicazione alternativo a cui eventualmente affiancare il linguaggio corporeo non verbale e altri linguaggi artistici che possano permettere di raggiungere il massimo di espressività
Gli obiettivi saranno perseguiti attraverso uno specifico training mirato a stimolare il senso di responsabilità individuale, l’autonomia e sviluppare la capacità di ascolto e la condivisione
All’interno di questo training tutti gli alunni condivideranno limiti e possibilità
L’obiettivo artistico sarà scoprire e creare del materiale musicale dove la qualità nasca dalla possibile condivisione
Saranno utilizzati gli strumenti a disposizione dell’associazione, computer, amplificazione audio e video per poter proporre alla classe le canzoni selezionate. Le canzoni, intese come materiale base di lavoro saranno ascoltate, analizzate e poi non solo cantate e suonate, ma anche raccontate e interpretate utilizzando il linguaggio corporeo e quello figurativo
Nell’ultimo incontro gli alunni eseguiranno una o più canzoni dal vivo, e presenteranno alle famiglie i lavori svolti durante il laboratorio.
Verrà inoltre realizzato un video dell’ultimo modulo come materiale divulgativo e per archiviazione
Ogni intervento all’interno della classe sarà condotto da un operatore. L’associazione metterà a disposizione due operatori per garantire la continuità del progetto. Tutti gli operatori sono professionisti esperti di teatro musicale e musicisti, con ampia esperienza in ambito didattico con le scuole primarie e secondarie.
Un operatore video sarà presente a uno dei moduli per effettuare delle riprese.
Inoltre l’associazione promotrice del progetto si avvale della consulenza scientifico/psicologica di esperti in Disabilità.
Alle famiglie sarà chiesto, attraverso la compilazione di una “cartolina pesca-memoria-musicale” di partecipare alla realizzazione del progetto, concordando con i propri figli una canzone da suggerire, scelta tra quelle che hanno un particolare significato per loro, possibilmente coinvolgendo anche i nonni, in modo da poter attingere ad un periodo di tempo più ampio. Uno dei moduli potrà consistere in una “lezione aperta” alle famiglie, al fine di coinvolgerle direttamente nel progetto.
Alla fine del percorso sarà consegnato a ogni alunno un cd con le canzoni proposte, come “colonna sonora” del percorso musicale/storico compiuto.
LA SCATOLA MAGICA
Gli alunni saranno i creatori/animatori di sagome originali da cui prenderà vita un mondo magico. Il teatro d’ombre è un’antica forma di spettacolo popolare, realizzato proiettando figure articolate su uno schermo opaco, semitrasparente, illuminato posteriormente per creare l’illusione di immagini in movimento. Questa forma di spettacolo è comune a varie culture in oltre 20 paesi. Gli alunni cominceranno a disegnare ad occhi chiusi degli “scarabocchi” ispirati da musiche di vario genere ( classica, etnica, pop…).
Alcune forme emergeranno nei segni colorati sui fogli di cartoncino.
Potremo riconoscere animali, oggetti, figure umane o mostruose. Tagliate e applicate a lunghe cannucce di plastica avremo così delle prime sagome da proiettare.
Sperimenteremo il gioco con le proiezioni anche di oggetti tridimensionali o del proprio corpo. Le maestre potranno partecipare attivamente a tutte le fasi del percorso.
Le storie animate saranno accompagnate da musiche scelte insieme agli alunni.
In ogni fase di sviluppo o realizzazione materiale del laboratorio, l’alunno con disabilità potrà partecipare attivamente tramite le proprie peculiarità creative, comunicative o manuali. Questo sarà possibile anche perché ogni fase prevede una forte collaborazione tra i ragazzi, attingendo alle fantasie comuni alla ricerca di un immaginario collettivo.
Il lavoro sarà poi condiviso con un pubblico di familiari in un’ultima lezione/performance aperta.
Prima di vedere la luce siamo protetti in un mondo fatto di suoni. Sviluppando la capacità di comunicare attraverso linguaggi verbali limitiamo gli interlocutori apprendendo il nostro linguaggio. Chi si ritrova diversamente abile o con limiti nell’apprendimento di complessi linguaggi codificati viene spesso escluso dalla maggior parte delle relazioni.
Il laboratorio vuole riportare gli alunni ad indagare un rapporto primario con il buio, la luce, il mondo delle forme, ombre e colori e li conduce verso una comunicazione più universale: quella dell’immagine e della luce. Lavorando con poche parole, utilizzeremo la musica come sottofondo in grado di ispirare e guidare la fantasia verso la creazione di tutti gli elementi: cose, persone, luoghi che animeranno il nostro teatro delle ombre, la nostra scatola magica.
Anche coloro che si ritrovassero limitati nella comunicazione verbale potranno al pari degli altri intervenire e partecipare attivamente alle varie fasi del processo creativo
Attraverso un training mirato gli alunni svilupperanno la propria consapevolezza e capacità espressiva, migliorando la qualità dell’ascolto e la cooperazione. Il training preparerà gli alunni a gestire le loro reazioni nei confronti di questa nuova esperienza. Le esercitazioni svilupperanno le capacità manuali, l’autostima e le relazioni interpersonali: dalla progettazione alla creazione delle sagome fino all’animazione di passaggi narrativi finalizzati alla performance finale aperta ai familiari e amici. Sarà usata una lavagna luminosa per proiettare e ingrandire con precisione le creazioni degli allievi (anche segni creati sulla sabbia, zucchero e altri materiali solidi o liquidi).
Le voci degli allievi saranno registrate e montate con musiche e suoni per accompagnare sonoramente. Saranno utilizzare anche nuove tecnologie digitali con App quali stop-motion o App di disegno per tablet e PC da collegare con le LIM. Il laboratorio sarà documentato con foto e video. L’associazione metterà a disposizione i materiali necessari (acetati colorati, pennarelli indelebili) e le attrezzature per la proiezione e la registrazione audio delle storie
Ogni intervento all’interno della classe sarà condotto da un operatore. L’associazione metterà a disposizione due operatori per garantire la continuità del progetto. Tutti gli operatori sono professionisti esperti di teatro visivo, musica e arte visiva, con ampia esperienza in ambito didattico con le scuole primarie e secondarie.
Un operatore video sarà presente a uno dei moduli per effettuare delle riprese.
Inoltre l’associazione promotrice del progetto si avvale della consulenza scientifico/psicologica di esperti in disabilità
L’esperienza ci insegna che la partecipazione e l’interesse degli insegnanti rafforza quella degli alunni quindi è per noi fondamentale rendere partecipi gli insegnanti e cercare in ogni fase del laboratorio la loro partecipazione. In particolare gli insegnanti di sostegno ci accompagnano passo dopo passo nella definizione del rapporto con i bambini certificati.
Chiediamo a tutti gli insegnanti di aiutarci a entrare nel mondo creativo dei bambini, a sviluppare materiali che loro conoscono o a legarci il più possibile a percorsi didattici che loro hanno intrapreso. Chiediamo poi di rispettare e non condizionare il mondo creativo di ogni bambini e dei gruppi di lavoro facendo capire che nella nostra proposta di comunicazione creativa non cerchiamo codici estetici o giudizi ma lavoriamo per aprire nuovi spazi di comunicazione tra gli alunni. Spesso, senza forzare, parti del lavoro vengono sviluppate tra un incontro e l’altro proprio grazie alla collaborazione con gli insegnanti che sviluppano alcuni passaggi o terminano alcuni elaborati anche in autonomia con gli alunni.
Chiaramente durante tutto il laboratorio restiamo in contatto con i docenti per confrontarci sui vari aspetti organizzativi e condividere feed-back e riflessioni sul percorso in fieri.
In alcune fasi del processo creativo i bambini potranno essere invitati a raccogliere del materiale di riciclo o contenuti particolari da definire e raccogliere anche grazie alla collaborazione dei genitori o familiari. Le famiglie saranno invitate a partecipare alla lezione finale aperta per assistere al lavoro fatto
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